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mercoledì 23 luglio 2014

Deutschland uber alles !


                                                                                                                                                                    Mi sarebbe tanto piaciuto tornare dal mio viaggio in Germania con il mio naturale tasso di esterofilia inalterato. Purtroppo ciò non è accaduto. E' aumentato col passare dei giorni, mio malgrado.
Ma cominciamo subito con un due o tre note di colore, così, per alleggerire un po'. Inanzitutto le urla. I tedeschi non urlano come noi. L'ho sperimentato al 117° minuto della finale Germania-Argentina. Il fato ha voluto che mi trovassi a Berlino proprio il giorno dell'epilogo dei mondiali brasiliani. Al gol decisivo riecheggiavano dagli appartamenti vicini, grida e ululati agghiaccianti che ben poco avevano di umano. Un esultanza dai toni intimidatori, più che festosi, quasi cattiva. La conseguenza di tutto ciò è stata che i seguenti fuochi pirotecnici li ho percepiti come esplosioni belliche. Altro appunto: i bambini tedeschi non piangono.
Mentre nel convoglio della metropolitana la mia figlia 2 enne urlava come una sirena in preda ad un isteria capricciosa, venivi osservato da impassibili famigliole emotivamente surgelate. Ti guardavano basiti e anche un pò increduli, come per dirti: " Ma cosa ha sua figlia ? Ha provato con l'esorcismo?".
La terza riflessione la sfrutto per sfatare un luogo comune.Quello dei tedeschi popolo freddo, austero, poco socievole. Durante il viaggio in treno di ritorno da Berlino, c'era un tale casino che sembrava di stare alla sagra della nduja di Spilinga. Un vecchina urlava con un giovanotto dall'altro lato del treno che a sua volta corteggiava un 'ochetta giuliva che aveva di fronte a se. Lui, complice anche la deglutizione di due bottiglie di birra all'ora, blaterava senza riprendere fiato e lei rideva come una matta ad ogni parola.
Dopo 6 ore di conversazione straziante, l'epilogo tanto atteso. Lui le scrive il suo numero su una rivista e le fa il baciamano. Avete capito bene "il baciamano", roba che pensavo esistesse solo nei film tipo "Via col vento".
Ancora un paio d'ore di viaggio, e il rischio di assistere ad un amplesso infuocato sarebbe stato concreto.
Ma veniamo ai luoghi della visita. Monaco l'ho ritrovata esattamente come me la ricordavo. Una bomboniera costellata da mega mangiatoie birraiole, sempre piene di gente a tutte le ore del giorno. La pulizia delle strade, dei parchi e dei luoghi pubblici in generale è surreale. A noi italiani medi, risulta quasi fastidiosa ed ha un potere taumaturgico. Anche il più menefreghista si sente in dovere di non insudiciare. Ho visto un ragazzo italiano inseguire un incarto di una caramella portata via dal vento. Roba che se lo fa al suo paese, c'è il rischio che lo internino in qualche struttura di igiene mentale.
Con Berlino invece, è stato amore a prima vista. Tanto grande, quanto modeste erano le mie aspettative della vigilia. Depositati i bagagli, sono andato subito a fare un giretto intorno all'hotel, zona est, e mi sono sentito circondato da un ambiente familiare, più umano. Pavimentazione dei marciapiedi da rifare, lavori in corso, buche nelle strade, scritte sui muri e un pò di "sano" sudicio svolazzante per le strade.
Scherzi a parte, l'impatto con la città è stato sbalorditivo. Un susseguirsi incessante di contrasti architettonici e monumentali da far girare la testa. Centri commerciali ipermoderni e giganteschi si alternano ai palazzoni grigi di stile sovietico, l' angosciante spianata di cemento di Alexander Platz lascia il posto in breve tempo a chiese imponenti e dall'alto valore artistico, parchi e fontane, enormi spazi pedonali. Non esistono vie, ma solo vialoni a 6 corsie. Le piste ciclabili costeggiano tutte, ma proprio tutte le strade. La gente prende la bicicletta o la metro. I vialoni son semi deserti ed è incredibile per noi abituati al traffico congestionato delle nostre città. Gli spazi sono enormi e i mezzi pubblici hanno qualcosa di fantascientifico. La stazione centrale di Berlino appare come una gigantesca astronave. Un piano sotterraneo di treni veloci, con sopra un piano di negozi, con sopra un piano di metro, con sopra un altro piano di negozi, con sopra un piano di treni regionali soprelevati ! Il tutto servito da decine di ascensori trasparenti, decine di scale mobili a tripla corsia, tutti funzionanti e impeccabili. Un giorno dovevamo raggiungere una stazione della metro, ma la cartina indicava un tratto in costruzione e quindi chiuso. Mentre pensavamo a come aggirare l'ostacolo, siamo passati davanti per caso a quella linea che risultava attiva. Capite ? Neanche il tempo di stampare il dépliant e l'avevano già finita. Mentre a Firenze per completare un caspita di linea tranviaria ci son voluti 10 anni e fior di disquisizioni filosofiche in merito alla sua opportunità. Efficienti sti tedesconi lo sono, non c'è che dire. Fedeli ai propri luoghi comuni più di quanto noi italiani lo siamo ai nostri. Pizza e mandolino? Bah. Ma chi lo hai mai suonato sto cazzo di mandolino ? Ad un italiano, se gli dici mandolino, l'unica cosa che gli può venire in mente è  un culo. Ed a proposito di pizza, una cosina ve la voglio raccontare.
Pizzeria a Monaco, proprio sotto l'hotel. Dopo giorni e giorni di crauti, stinchi di maiale, wurstel al curry, zuppe al gulasch, cediamo al nostalgico richiamo della cucina italiana. Con tutti i rischi che comporta.
Dal listino appare chiaro che la cucina è italica ma i prezzi son tedeschi. Una margherita si avvicina ai dieci euro, figurarsi un prato fiorito. Al nostro servizio abbiamo un cameriere travestito calabrese. Io non ho pregiudizi e non mi formalizzo. Ma qualche problemino insorge più tardi, quando  mia figlia più grande mi chiede" perché quel signore che ci serve è vestito da carnevale". 
Ci viene la malsana idea di ordinare insieme alla birra, una bottiglia di acqua minerale.
Siamo in Alemagna  e non è affatto una cuccagna. Arriva una bottiglia di acqua Panna da 0.75. Sì, acqua Panna di Firenze, appena una spanna sopra l'acqua del rubinetto piena di cloro. Al conto fanno 7 euro e 90 centesimi. Avrei voluto ricordare al trans che quel liquido trasparente ivi contenuto non era Brunello di montalcino, ma acqua che dalle mie parti non la usano neanche per annaffiare i pomodori.
Capisco che in Germania chi ha l'ardire di ordinare qualcosa da bere che non si birra, vada punito, ma le rapine a mano armata dovrebbero essere fuori legge anche nella terra dei crucchi.
Comunque voglio sfruttare sta cosa a mio favore. Se la crisi economica si dovesse avvitare ( e prima o poi vuoi che non  trovi un cacciavite?), vado a spacciare la minerale a Monaco. Passo la frontiera con un tir di acqua Cintoia di contrabbando e la rivendo come pregiato Merlot affinato in barrique di rovere francese.
Sì...sì....stavolta mi sistemo !