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lunedì 28 aprile 2014

La meteo(u)rologia !


E' noto a tutti come a Londra il tempo, inteso come meteorologia, sia una faccenda maledettamente seria. Oggetto di discussioni accese, argomento di conversazione adatto ad ogni occasione.
Anche da noi la materia si va sempre più affermando come fenomeno di massa.
Naturalmente affrontando la questione a modo nostro.
Siamo in Italia !
Nel nostro paese le tragedie son sempre annunciate.
Alluvioni, inondazioni, trombe d'aria e marine, nonchè freddo, gelo e nevicate eccezionali, si concludono sempre con quella frasina magica: " si poteva evitare ".
Già. Disastri annunciati.
Però non sono mai riuscito a capire chi li deve annunciare.
Chiunque esso sia, o è peggio dello smemorato di Collegno, oppure è un grande stronzo !
Eppoi la superficialità e il qualunquismo di chi va a intervistare le vittime di un disastro metereologico ! Ma cosa gli devi chiedere a sti disgraziati ?
Lasciali in pace, no ?
Anche perchè in quelle circostanze drammatiche, le uniche risposte che un inviato ottiene sono due:
1) Non ci ha aiutato nessuno.
2) Qui ogni volta che vengono due gocce, si allaga tutto.
La risposta 2 è surreale perchè è chiaro che se hai un metro e mezzo di acqua in salotto, proprio due gocce non saranno state. A meno che non siano venute giù del diametro del cupolone di San Pietro !
Ma io non me la prendo certo con loro, ma bensì con chi va a rompere le scatole a gente che ancora non riesce a credere di aver perso tutto e non ha la lucidità mentale per darti delle risposte sensate.
La colpa è dell'incuria, della cementificazione selvaggia ,certamente.
Della protezione civile che ha lanciato l'allarme troppo tardi, magari.
E vogliamo tralasciare i cambiamenti climatici ? Mi potessero fulminare...
Ma mai della pioggia !
Avete notato ?
Il quadro non c'interessa, a noi frega solo della cornice.
Una volta le previsioni del tempo in tv, duravano 3 o 4 minuti e c'erano dei colonnelli dell'aereonautica coi controcoglioni, che ti facevano una lezione, non si limitavano a descriverti i simbolini con le nuvolette o col sole.
Ma era troppo noioso.
Meglio le meteorine, che se le parli di basse pressioni ti portano i sali e lo sfigmomanometro, però ti annunciano la pioggia sculettando al ritmo di Vamos alla Playa !!
Naturalmente il businnes del tempo è stato sfruttato anche dal web.
Sono spuntati nuovi siti come funghi. Alcuni specializzati e frutto di collaboratori molto competenti.
Altri rovinosi come una slavina in alta quota.
Quest'ultimi, per attirare visitatori, hanno avuto la bella idea di copiare gli Stati Uniti., battezzando le perturbazioni, con effetti imbarazzanti.
Oltreoceano l'usanza è giustificata dal fatto che spesso nascono tornado devastanti, così terrorizzanti che gli devi dare un nome anche per esorcizzarli.
Vi ricorderete certamente l'uragano Katrina che annientò letteralmente una città come New Orleans !
Katrina. Un nome persino dolce per un cataclisma.
E quì nel belpaese, dove per fortuna i fenomeni sono di solito molto meno cruenti ?
Come la chiamiano un perturbazioncina atlantica, Giuseppina ? La sorella sfigata di Katrina ?
Macchè, sono andati a scomodare gli imperatori romani, personaggi biblici e della divina commedia.
Il sadismo di questi figuri si scatena d'estate, quando giungono fino a noi i bollenti anticicloni africani.
Ed allora ecco che arriva Caligola, poi Minosse, poi uno ancora più rovente e quindi lo devi chiamare Caronte !!
Di più , di più, ancora sì, ancora, grida la folla in un rantolo orgiastico !!
E loro vanno in difficoltà. Che cavolo c'inventiamo ora che son previsti 42 °, pensano.
Eureka, esclama il cazzone di turno !!
Domattina vado all'anagrafe atmosferico di buon'ora: lo chiamerò "LUCIFERO" !!
Gioco, set, incontro. Orgasmi multipli sugli spalti !
Certo che la sfida dei nomi, alla lunga, mi pare insormontabile.
Viviamo nel paese dove ogni anno è l'estate più calda degli ultimi 150 anni.
L'anno seguente al massimo dovrebbe essere l'anno più caldo dall'ultimo anno.
Invece no. Il contatore si riazzera e ritorna sempre il più caldo degli ultimi 150.
In questo mare di banalità, vi voglio lasciare con un consiglio originale.
Mai ascoltato prima.
La prossima estate evitate di uscire nelle ore più calde e mangiate tanta frutta e verdura.
Ah, dimenticavo.
Bevete anche molta molta acqua !
Studio Aperto forse mi citerà per plagio, ma per i miei lettori è un rischio che voglio correre.











lunedì 14 aprile 2014

Ai confini della realtà.



L'avvento del digitale terrestre non ha portato solo vantaggi all'utente teledipendente medio.
Nessuno nega l'estasi che si prova nel sentire la propria tv che scoppietta come un ceppo di legno umido nel camino, quando il segnale è ballerino.
Ne tanto meno è mia intenzione sminuire il piacere di dover gestire l'accensione o il volume usando due telecomandi, per chi è nostalgico e ancora non ha buttato via il vecchio tubo catodico.
Si diventa ambidestri e si sviluppa l'uso di entrambi gli emisferi cerebrali.
A fronte di queste indiscutibili migliorie, sono proliferati i canali.
Molti tematici, dai nomi accattivanti.
Tra questi c'è n'è uno che, raccogliendo tutta la migliore immondizia dei format americani, ha fatto il botto, specie tra il pubblico femminile.
Da mattina a sera, un'abbuffata interminabile di vera vita vissuta, nella quale "tutti" si possono riconoscere.
A quale donna, infatti, non è capitato di scambiare le doglie di un parto, per una fastidiosa e purulenta aerofagia ?
A "Non sapevo di essere incinta", pare che arrivare a partorire, ignare di aspettare un bambino, sia la cosa più banale del mondo.
Niente pancia, normali mestruazioni, nessuna nausea et voilà, si va all'ospedale per due strizzoni e ci si ritrova genitori come due coglioni.
Poi ci son quei tizi delle "malattie imbarazzanti", che si vergognano talmente tanto di avere una verruca sul culo o le gengive marce, che scelgono fidatissimi e discreti medici che li sputtanano in mondovisione !
Che dire di quelli che trasformano una baracca in un castello fatato in due o tre giorni.
Lì c'è tutta la farcitura della peggiore e più buonista retorica americana.
Si prende una famiglia numerosa, poverissima, che nonostante tutti i guai aiuta il prossimo e le si regala la casa dei sogni, progettata e costruita con la stessa facilità con cui un 5enne si monta la sua scatolina di Lego.
E poi giù pianti, incredulità, urla, buoni sentimenti.
Ma il vero apice di "realismo" lo puoi toccare con mano durante le toccanti puntate di "Io e la mia ossessione" !
Gente che schifa un piatto di lasagne, ma se gli lasci sulla tavola un mucchietto di pelo di gatto sbava di desiderio e se lo trangugia avidamente.
Un altro tipetto occhialuto, si siede in terra davanti al cofano della sua auto, ma non per vedere se perde olio. No, no.
Per baciarla con la lingua all'altezza della targa, dove è risaputo che tutte le auto amano limonare di brutto. D'altronde, per sua stessa ammissione, è stato amore a prima vista.
E lui è pure gelosetto, non la perde d'occhio, la custodisce in garage.
Non sia mai che di notte scappi a farsi una sveltina con un Harley Davidson.
I peggiori danni dal punto di vista sociologico, li fa "Il boss delle torte".
Questo programma ha creato un' intera generazione di provette cake designer.
Donne che fino al giorno prima non avevano neanche mai provato a fare un ciambellone, le vedi che vanno nei negozi specializzati a dilapidare tredicesime in mattarelli in silicone e kit per la pasta di zucchero. Una torta deve essere un opera d'arte, se fa schifo è secondario.
Naturalmente i risultati non possono che essere deludenti, ma loro non demordono, si coalizzano, creano siti specializzati, aprono dibattiti.
Voglio chiudere questa breve carrellata di puro e "banale" realismo televisivo, con quelle energumene da camicia di forza di " Pazzi per la spesa" !
Titolo azzeccato, perchè non possono esistere pazze più furiose di quelle !
Dopo aver stilato, non un elenco della spesa, ma le scorte strategiche di magazzino della Carrefour, piombano come avvoltoi in questi mega supermercati americani, con 7 o 8 carrelli al seguito.
Penserete: "che ci fanno con 7 carrelli ?"
Li riempiono.
Centinaia di scatolette di carne, migliaia di flaconi di detersivi, confezioni di carta igienica da non dover temere diarree per i prossimi quattro secoli.
Terminata la razzia, le vedi avvicinarsi alla cassa che sudano freddo.
Pensi: " te credo !". Staranno pensando al mutuo che devono prendere in banca per portarsi a casa tutta quella roba.
No, assolutamente. Perchè loro hanno i coupon che trovano nelle riviste.
A noi al massimo su "Novella duemila", oltre a un paio di culi in copertina, ci regalano un doposole.
In America coupon. Coupon come se piovesse.
Cara Signora sarebbero 4850 dollari, ma grazie ai suoi coupon, mi deve 3 dollari e 70 cent.
E vedi ste massaie obese che sbuffano. S'incazzano pure, perchè hanno passato notti insonni a fare calcoli per non sborsare nemmeno due spiccioli !!!
Roba che se accadesse in Italia, vedresti gente ubriaca al parcheggio a fare caroselli con l'auto, lanciando petti di pollo !!
Vabbè, non per niente quella è la patria del sogno !
Del grande Sogno Americano !!
Noi siamo affezionati alla sana e pragmatica inculata all'italiana.
Ci servirebbe una sola confezione. Ne prendiamo tre, così poi ne dobbiamo pagare solo due.