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lunedì 14 aprile 2014

Ai confini della realtà.



L'avvento del digitale terrestre non ha portato solo vantaggi all'utente teledipendente medio.
Nessuno nega l'estasi che si prova nel sentire la propria tv che scoppietta come un ceppo di legno umido nel camino, quando il segnale è ballerino.
Ne tanto meno è mia intenzione sminuire il piacere di dover gestire l'accensione o il volume usando due telecomandi, per chi è nostalgico e ancora non ha buttato via il vecchio tubo catodico.
Si diventa ambidestri e si sviluppa l'uso di entrambi gli emisferi cerebrali.
A fronte di queste indiscutibili migliorie, sono proliferati i canali.
Molti tematici, dai nomi accattivanti.
Tra questi c'è n'è uno che, raccogliendo tutta la migliore immondizia dei format americani, ha fatto il botto, specie tra il pubblico femminile.
Da mattina a sera, un'abbuffata interminabile di vera vita vissuta, nella quale "tutti" si possono riconoscere.
A quale donna, infatti, non è capitato di scambiare le doglie di un parto, per una fastidiosa e purulenta aerofagia ?
A "Non sapevo di essere incinta", pare che arrivare a partorire, ignare di aspettare un bambino, sia la cosa più banale del mondo.
Niente pancia, normali mestruazioni, nessuna nausea et voilà, si va all'ospedale per due strizzoni e ci si ritrova genitori come due coglioni.
Poi ci son quei tizi delle "malattie imbarazzanti", che si vergognano talmente tanto di avere una verruca sul culo o le gengive marce, che scelgono fidatissimi e discreti medici che li sputtanano in mondovisione !
Che dire di quelli che trasformano una baracca in un castello fatato in due o tre giorni.
Lì c'è tutta la farcitura della peggiore e più buonista retorica americana.
Si prende una famiglia numerosa, poverissima, che nonostante tutti i guai aiuta il prossimo e le si regala la casa dei sogni, progettata e costruita con la stessa facilità con cui un 5enne si monta la sua scatolina di Lego.
E poi giù pianti, incredulità, urla, buoni sentimenti.
Ma il vero apice di "realismo" lo puoi toccare con mano durante le toccanti puntate di "Io e la mia ossessione" !
Gente che schifa un piatto di lasagne, ma se gli lasci sulla tavola un mucchietto di pelo di gatto sbava di desiderio e se lo trangugia avidamente.
Un altro tipetto occhialuto, si siede in terra davanti al cofano della sua auto, ma non per vedere se perde olio. No, no.
Per baciarla con la lingua all'altezza della targa, dove è risaputo che tutte le auto amano limonare di brutto. D'altronde, per sua stessa ammissione, è stato amore a prima vista.
E lui è pure gelosetto, non la perde d'occhio, la custodisce in garage.
Non sia mai che di notte scappi a farsi una sveltina con un Harley Davidson.
I peggiori danni dal punto di vista sociologico, li fa "Il boss delle torte".
Questo programma ha creato un' intera generazione di provette cake designer.
Donne che fino al giorno prima non avevano neanche mai provato a fare un ciambellone, le vedi che vanno nei negozi specializzati a dilapidare tredicesime in mattarelli in silicone e kit per la pasta di zucchero. Una torta deve essere un opera d'arte, se fa schifo è secondario.
Naturalmente i risultati non possono che essere deludenti, ma loro non demordono, si coalizzano, creano siti specializzati, aprono dibattiti.
Voglio chiudere questa breve carrellata di puro e "banale" realismo televisivo, con quelle energumene da camicia di forza di " Pazzi per la spesa" !
Titolo azzeccato, perchè non possono esistere pazze più furiose di quelle !
Dopo aver stilato, non un elenco della spesa, ma le scorte strategiche di magazzino della Carrefour, piombano come avvoltoi in questi mega supermercati americani, con 7 o 8 carrelli al seguito.
Penserete: "che ci fanno con 7 carrelli ?"
Li riempiono.
Centinaia di scatolette di carne, migliaia di flaconi di detersivi, confezioni di carta igienica da non dover temere diarree per i prossimi quattro secoli.
Terminata la razzia, le vedi avvicinarsi alla cassa che sudano freddo.
Pensi: " te credo !". Staranno pensando al mutuo che devono prendere in banca per portarsi a casa tutta quella roba.
No, assolutamente. Perchè loro hanno i coupon che trovano nelle riviste.
A noi al massimo su "Novella duemila", oltre a un paio di culi in copertina, ci regalano un doposole.
In America coupon. Coupon come se piovesse.
Cara Signora sarebbero 4850 dollari, ma grazie ai suoi coupon, mi deve 3 dollari e 70 cent.
E vedi ste massaie obese che sbuffano. S'incazzano pure, perchè hanno passato notti insonni a fare calcoli per non sborsare nemmeno due spiccioli !!!
Roba che se accadesse in Italia, vedresti gente ubriaca al parcheggio a fare caroselli con l'auto, lanciando petti di pollo !!
Vabbè, non per niente quella è la patria del sogno !
Del grande Sogno Americano !!
Noi siamo affezionati alla sana e pragmatica inculata all'italiana.
Ci servirebbe una sola confezione. Ne prendiamo tre, così poi ne dobbiamo pagare solo due.










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